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martedì 6 ottobre 2009

Nobel 2009: Fisica

Sono contentissimo per l'assegnazione del Nobel per la fisica di quest'anno. L'annuncio, di poche decine di minuti fa, in diretta web mondiale, sembra un modo dell'Accademia di festeggiare i 100 anni del Nobel a Marconi. Metà del premio, infatti, è andata a Charles Kuen Kao con la seguente motivazione:
for groundbreaking achievements concerning the transmission of light in fibers for optical communication
Kao, ingegnere, lavora presso gli Standard Telecommunication Laboratories di Harlow e con l'Università cinese di Hong Kong.
L'altra metà del premio, invece, se la dividono Willard Boyle e George Smith, entrambi dei Bell Laboratories di Murraj Hill negli Stati Uniti, con la seguente motivazione:
for the invention of an imaging semiconductor circuit – the CCD sensor
Anche in questo caso il premio sembra sia stato assegnato a fagiolo: l'invenzione del charge coupled device risale giusto a 40 anni fa, al 1969. Il sistema ideato da Boyle, che è intervenuto telefonicamente alla conferenza stampa, e Smith è un circuito integrato costituito da semiconduttori in grado di accumulare una quantità di carica elettrica proporzionalmente con l'intensità del campo elettromagnetico che li colpisce. L'accoppiamento tra i semiconduttori è tale per cui l'impulso elettrico si trasferisca da vicno a vicino: in pratica un'interazione a primi vicini, o qualcosa del genere.
Un dispositivo del genere è utilizzato soprattutto nei sistemi che devono riprodurre immagini più o meno complesse: lo ritroviamo infatti in sistemi come fotocamere, macchine fotografiche, fax, scanner, ma ha anche applicazioni in astronomia.
I tre vincitori, dunque, sono in un certo senso legati uno all'altro per aver contribuito a migliorare la trasmissione e la qualità delle informazioni nella nostra era moderna.
A questo punto, sperando che l'anno prossimo il Nobel per la fisica vada a un teorico, non mi resta che rimandare a nuovi aggiornamenti per i prossimi Nobel.

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